giovedì 22 maggio 2014

Cécile de Gatty: quando il vintage è uno stile di vita

Ha un negozio online, tiene uno dei blog più amati d'Italia, scrive articoli per diversi giornali e partecipa a trasmissioni tv: si può dire che tutta la vita di Cécile de Gatty ruota attorno al vintange, perchè oggi si può amare il passato con tanta modernità!



Cosa c'è di meglio per fare praticità con una lingua straniera che tenere tutti i giorni un diario personale? Se poi il diario si evolve nella versione 2.0 e si scrive in modo originale e competente nasce uno dei blog più seguiti in Italia e unico nel suo genere: L'armadio del Delitto.
Stiamo parlando del blog di Cécile de Gatty, ragazza francese che vive da anni in Italia e che ha iniziato a scrivere sul suo blog 4 anni fa, un pò per caso e un pò per esercitarsi nell'italiano. In un certo senso Cécile è una fashion blogger, ma non quelle che siamo abituate a vedere, tutte selfie e vestiti di marca...Lei non parla solo di moda, ma di molto altro e sopratutto di VINTAGE!

Domanda: Cos’è per te il vintage: un modo di vestirsi, un modo d’essere o uno stile di vita?
Risposta: Per me il vintage è un po’ tutto ciò. Di sicuro è una scelta estetica – tutte le ragazze sono splendide in un vestito a ruota! – ma è anche un modo di vivere, un fascino per la cultura della metà del ‘900, per la storia degli oggetti. È anche un modo di criticare la società di consumo che ci fa comprare per buttare. Ma il vintage è anche un mondo fatto di musica, di balli e di festa, un mondo che non si prende mai troppo sul serio e che racconto sul mio blog L’armadio del delitto

D: Oggi il tuo blog è diventato il tuo lavoro: quali sono gli aspetti più belli e i lati più brutti (se ce ne sono)?
R: Ogni progetto al quale lavoro è diverso dal precedente. Scrivo quasi tutti i giorni e incontro delle persone meravigliose. Ma il mio è un normale lavoro autonomo con tutte le difficoltà che comporta. E poi molti non capiscono cosa faccio di preciso, anche se da quando ho lavorato per Rai2, hanno capito qualcosa in più. 

D: Hai aperto il tuo blog ormai 5 anni fa, in questi anni com’è cambiato il mondo del blogging? Perché oggi assistiamo ad un esplosione continua di nuovi blog?
R: Cinque anni fa in Italia quasi non c’erano blog di moda, mentre il fenomeno aveva già successo in molti paesi, come la Francia da dove vengo. Inoltre, all’epoca non c’erano Instagram e Pinterest. 
Di sicuro avere un blog di moda è un ottimo modo per esprimersi, scambiare con altre persone che hanno la stessa passione, fare evolvere il proprio stile. Per il lettore, avere a disposizione un’infinità di blog di moda – quelli brutti, quelli belli – è come passeggiare per le strade di una grande città cosmopolita e vedere lo stile e le ispirazioni degli altri. 
Se vi piace pubblicare delle foto ma non scrivere però, è meglio aprire un Tumblr oppure postare le proprie foto sui social come Chictopia. 

D: Oltre alla scrittura la tua passione per il vintage ti ha portato anche in tv: come vivi questa esperienza, soprattutto tu che non sei amante del piccolo schermo?
R: Il fatto che io non avessi la tv ha divertito molto il team di Detto Fatto! In realtà non era per niente la prima volta che passavo in televisione, anzi la prima volta che sono stata su Rai2 era nel 2010. 
E’ molto interessante lavorare ad una trasmissione televisiva, partecipare alla sua preparazione, incontrare gli autori, vedere cosa succede dietro le quinte. Continuo però a non avere la tv: dove la gente trova il tempo di guardarla? Come sopporta di avere uno schermo sempre acceso e un rumore di sfondo? Preferisco andare al cinema.

D: Sul tuo blog si parla di outfit, vestiti, negozi ma non solo. Quali sono le tue passioni oltre la moda?
R: In realtà la moda non è così tanto centrale per me, mentre il vintage lo è molto di più! Mi piacciono i vecchi film, il design dagli anni ’50 agli anni ’70, gli album foto di famiglia e ovviamente il boogie woogie e il rock’n’roll! 
Sono anche appassionata di letteratura francese (sono laureata in lettere), di trekking in montagna, inoltre non perdo un’occasione per andare a trovare la mia famiglia in Francia. E se leggete il mio blog, sapete che amo tantissimo i miei quattro gatti. 

D: Vivi in Piemonte da tempo ma sei francese, quali sono le maggiori differenze tra l’Italia e la Francia? Uno dei due paesi ha qualcosa che l’altro non ha?
R: Su questo argomento potrei scrivere un saggio! 
Ogni paese ha qualcosa che gli altri non hanno, così come ogni persona, ogni cultura è unica. A volte gli espatriati sognano un paese ideale che avrebbe le qualità di entrambi i paesi, ma non è possibile! 
La Francia e l’Italia si assomigliano e non è difficile adattarsi alla cultura dell’uno o dell’altro, ma hanno mille piccole differenze. Di sicuro entrambi francesi e italiani pensano che il loro paese sia quello peggiore e che l’erba del vicino sia più verde! 

D: Il tuo blog è nato e forse ha avuto tanto successo grazie alla tematica vintage: non hai mai pensato che un giorno ti potresti stancare della moda vintage? sarebbe un “ problema” per il tuo blog se il tuo stile cambiasse…
R: Beh, per smettere di essere vintage, dovrei cominciare buttando tutto quel che ho e mettermi a comprare roba: non sarebbe molto economico! 
Amare il vintage non è un’eccentricità, un travestimento, uno stile artificiale. Come dicevamo all’inizio di questa intervista, è anche un modo di vivere, e nel mio caso, sono vintage dalla nascita (eh sì, anche mia mamma è vintage!) Lo stile però evolve, e oggi non mi vesto come quando avevo 18 anni e nemmeno come quando avrò 40 anni: i blog personali evolvono insieme ai loro autori. 

D: Diamo qualche consiglio di stile: innanzi tutto cos’è un vero capo vintage? Deve essere per forza molto antico o usato?
R: Un capo vintage è stato creato fra l’inizio degli anni ’20 (prima, si parla di capo antico) e l’inizio degli anni ’90. Per essere considerato vintage, un capo deve avere almeno vent’anni, ma molti considerano che il vintage si fermi alla fine degli anni ’70. 

D: Meglio un look total vintage oppure scegliere di indossare un capo vintage per volta?
R: Meglio quel che ti piace! C’è chi indossa un accessorio vintage per completare un look, chi sta a metà strada, e chi ha un total look vintage (e addirittura si pettina e si trucca vintage, e ha solo oggetti vintage a casa). La moda è libertà e chi ama il vintage non è snob! 

D: Spesso si pensa al vintage come ad una moda fatta tutta di vestitini, camicette e gonne, in realtà si può scegliere il vintage anche outfit più sportivi e comodi?
R: E’ vero che il vintage, tranne quello degli anni 80, è molto più femminile della moda di oggi. Si può però avere uno stile vintage più street o più stravagante, dipende dallo stile di ognuno! 

D: 
Sveliamo un ultimo segreto: qual’è il gioco di parole che nessuno capisce dietro il nome “L’armadio del delitto"?

R: Eh eh, L’arma (dio) del delitto è un gioco di parole che funziona sia in francese che in italiano. Volevo un nome divertente, ironico, che faccia pensare ad un film misterioso e non ad un noioso pomeriggio di shopping. 








1 commento:

  1. Anche se il mio stile di vita non e' completamente vintage, i vestiti li adoro. Mi piace la semplicita' e la femminilita dei vestiti, scarpe.... ma anche della musica.
    Un'intervista molto interessante, piena di risposte piene di passione per quello che si ama :)

    Larisa @feetunique

    RispondiElimina